Uomo di Neandertal o Neanderthal è un ominide affine ad'Homo sapiens che visse in un periodo compreso tra i 300 000 e i 30 000 anni fa. Prende il nome dalla valle di Neander (Neanderthal) presso Düsseldorf in Germania, dove nel 1856 furono ritrovati i primi resti fossili. Era diffuso in un territorio vastissimo che va dall’Europa occidentale alla Siberia, e dal Nord Europa al Medio Oriente. Da un punto di vista morfologico il Neanderthal classico presenta una scatola cranica voluminosa e “allungata” antero-posteriormente, con un marcato toro sopraorbitario, seguito da una fronte sfuggente ed una generale rigonfiamento osseo laterale e occipitale detto chignon. il Neanderthal presenta ossa estremamente robuste con inserzioni muscolari molto marcate, probabilmente il risultato di una forte pressione selettiva indotta dal clima rigido, in quanto una corporatura tendenzialmente tozza risulta più vantaggiosa per il mantenimento del calore corporeo. La statura media era di circa 160 cm e massa corporea di circa 72 Kg. Si osservano comunque variazioni morfologiche regionali, come ad esempio nei contesti del Vicino Oriente, dove alcuni tratti morfologici dell’apparato scheletrico, craniale e post craniale, si presentano meno marcati rispetto a quelli che si riscontrano in Europa. I neandertaliani del Pleistocene superiore rappresentano il gruppo umano arcaico per il quale sono disponibili importanti informazioni genetiche. Oltre a dati relativi a piccoli frammenti di DNA mitocondriale ottenuti da numerosi reperti, circa venti individui sono stati sequenziati anche dieci genomi completi. Questi dati hanno permesso di ricostruire le relazioni evolutive tra neandertaliani e Sapiens, stimando un tempo di divergenza delle due linee in un periodo compreso tra 750-550 mila anni fa. Inoltre, lo studio del genoma neandertaliano ha permesso di mettere in luce anche fenomeni di ’ibridazione con altre specie. Si osserva infatti che le attuali popolazioni non africane condividono con i Neanderthal una percentuale del loro genoma che si aggira tra l’1,4 e il 2,4%; questa evidenza è correlata al fatto che l’ibridazione tra Neanderthal e Sapiens è presumibilmente avvenuta prima della divergenza fra gli europei, gli asiatici e i papuani, in un periodo di tempo compreso tra 60 e 50 mila anni fa. Evidenze di altre ibridazioni inoltre sono state documentate tra neandertaliani e Denisoviani (forma umana estinta che viveva principalmente in nell’attuale zona dei monti Altai in Cina). Nei Neanderthal si osservano numerosi aspetti culturali tra cui l’importanza del fuoco nella quotidianità (documentata da numerosi focolari, resti ossei combusti, nonché dalla lavorazione di strumenti in legno ed il riscaldamento del catrame di betulla per il fissaggio degli strumenti litici). In alcuni siti ad esempio il Neanderthal organizzava opportunamente lo spazio di vita , con aree dedicate al consumo di cibi animali, alla produzione di strumenti litici, e probabilmente al riposo. Lo studio delle tracce di usura sugli strumenti litici indica un loro utilizzo per macellare e raschiare le pelli ma non solo: venivano usati per intagliare vegetali per fini alimentarie ed anche terapeutici come prova il ritrovamento di DNA di pioppo ( che contiene acido acetil salicitico) e di Penicillium nel tartaro neandertaliano Lo sfruttamento delle piume artigli di grandi rapaci e, più raramente, di conchiglie sono alcune tra le principali evidenze non ascrivibili alla sfera utilitaristica del Neanderthal. Di recente inoltre sono state attribuite al Neanderthal alcune manifestazioni artistiche rupestri in tre grotte spagnole che, se confermate, denoterebbero capacità cognitive simili a quelle che siamo abituati a riconoscere nel Sapiens anche se rimangono incertezze sulle datazioni (circa 60 mila anni fa), e quindi sull’attribuzione di queste testimonianze al Neanderthal. Il rapporto che il Neanderthal aveva con la morte è un altro aspetto molto importante che va dal seppellimento dei morti e dalla pratica del cannibalismo. Le motivazioni che hanno indotto i neandertaliani a cibarsi dei propri simili non sono ancora chiare, ma sulla base di confronti etnografici, si pensa possano essere ricondotte a manifestazione rituali o più probabilmente ad uno stato di necessità generato dalla scarsità di cibo. La scomparsa dei neandertaliani, avvenuta circa 40 mila anni fa, rimane un argomento molto dibattuto. Sono state proposte molte di ipotesi. Le più accreditate sono però tre. La prima fa riferimento a fattori demografici, la seconda, a fattori ambientali, come agenti infettivi portati in Europa dai gruppi Sapiens africani, o dalle condizioni aride e fredde che, nel complesso, hanno causato veloce cambiamento dell’ambiente, la terza, invece, suggerisce che la causa dell’estinzione del Neanderthal sia da imputare all’arrivo dei Sapiens e alla conseguente competizione che si è sviluppata per lo sfruttamento delle stesse risorse.
Neanderthal resin bust miniature TAL
size bust: 1:10
pcs: 5 resin pieces
Sculptor: Airat H
box Art: Antonio Pirri